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Pagellone Brescia-Salernitana: débacle collettiva, si salvano Casasola e Andrè. Jallow fumoso

MICAI 5,5. Può poco sui gol bresciani, non compie interventi di rilievo. Ma becca pur sempre tre reti.

PUCINO 5,5. Donnarumma è cliente scomodissimo dalle sue parti, cerca di limitarlo come può ma finisce col naufragare insieme ai compagni.

MIGLIORINI 5. Ci mette del suo nella distrazione complessiva che porta le rondinelle al vantaggio. Il suo periodo di flessione non risparmia neppure la trasferta di Brescia. Romagnoli gli salta in faccia al 24′ della ripresa, sfiorando il 4-0.

MANTOVANI 5. Non esente da responsabilità in occasione della prima marcatura bresciana, stesso dicasi per l’azione del raddoppio bresciano: non sale e tiene in gioco Torregrossa che insacca dopo una combinazione da manuale. Caparbia una discesa al 33′ che avrebbe meritato maggior attenzione da parte di Rosina nel controllo sul suo cross.

CASASOLA 6,5. Il migliore dei suoi. Scavalla con continuità sulla destra. Suo, tanto per cambiare, il primissimo tentativo granata al 13′ ma Bisoli gli strozza l’urlo in gola salvando sulla linea, sugli effetti di un corner. Resta, nel computo totale, il più pericoloso dei suoi. Ci prova anche nella ripresa un paio di volte.

AKPA AKPRO 5. Rientra dopo due settimane di stop tra riposo forzato e squalifica. Bella e provvidenziale una chiusura in area alla mezzora su Bisoli. Partita sufficiente ma non basta: al 14′ sgambetta nettamente Torregrossa in area e causa il penalty che Donnarumma trasforma.

DI TACCHIO 5,5. Tonali orchestra che è una meraviglia, Dessena e Bisoli lo spalleggiano e l’ex irpino lotta ma… arranca in avvio. Tira la carretta da troppo e si vede. A vuoto su Torregrossa che gli nasconde il pallone prima di trasformare la combinazione del raddoppio. Non sembra prendere benissimo il cambio (dal 33′ st ODJER sv. Entra in tempo per essere ammonito).

LOPEZ 5. Sente la partita, è un ex di turno. Un paio di timidi cross interessanti nel cuore del primo tempo e tanta sofferenza quando Sabelli avanza. È Torregrossa a mandarlo al bar con una veronica di alta scuola nell’azione che propizia il raddoppio lombardo. Cala ulteriormente nella ripresa.

ROSINA 5,5. Più di un appoggio sbagliato in avvio, non da lui. Comunque, non si sottrae ai suoi compiti di venire a predere palla tra le linee. Volenteroso ma non efficace nel contrastare Tonali in prima battuta, dal suo piede non nascono pericoli per Alfonso. Non prende benissimo il cambio (dal 16′ st A.ANDERSON 6. Gregucci prova a dare più verve ma il 3-0 ormai ha messo la parola fine alla gara. Si fa notare dopo dieci minuti dal suo ingresso con un bolide da fuori di poco alto. Ha voglia, costringe al giallo Tonali ed Alfonso a un colpo di reni miracoloso nel deviare il pallone in corner su un suo stacco).

JALLOW 4,5. La sua solita anarchia. Ci prova debolmente tre minuti dopo la mezzora ma l’apporto alla fase offensiva è men che minimo. Giusto il cambio (1′ st CALAIO’ 5,5. Dentro per avere più pericolosità. Pronti-via, e con un diagonale in corsa fa la barba al palo sinistro della porta di Alfonso. Lampo illusorio, si fa successivamente notare solo per una gomitata a Dessena e per un debole tentativo bloccato dall’estremo difensore avversario).

DJURIC 5,5. Viene da un magic moment e cerca di fare a sportellate con la coppia di centrali avversaria. Gara non facile, ci mette l’impegno e le strattonate. Stavolta, non bastano.

ALL: GREGUCCI 5. Col minimo sforzo, la capolista fa un sol boccone della Salernitana. Dopo tante prove settimanali, alla fine opta per il trequartista dietro le due punte nel 3-4-1-2. L’approccio dei suoi è fin troppo molle e il gol beccato a freddo lo “costringe” ad alzarsi dalla panchina. I suoi iniziano la gara dieci minuti più tardi rispetto ai padroni di casa, sembrano poter tirare la testa fuori dal sacco e poi subiscono il raddoppio a pochi minuti dall’intervallo. Nella ripresa un illusorio pizzico in più di convinzione fino al 3-0 bresciano. In altre occasioni aveva cambiato spartito tattico a gara in corso, a Brescia resta dal primo all’ultimo minuto col 3-4-1-2. Battibecca con Rosina all’atto del cambio dell’ex Zenit, che non la prende benissimo. C’è da scongiurare il pericolo di ritenersi già in vacanza, la Salernitana non è ancora salva.

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