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Primavera, bandiera a scacchi: granatini evitano cucchiaio di legno, ma numeri quadriennio sono pessimi

Triplice fischio per la regular season del campionato Primavera 2. La Salernitana è arrivata sulla linea del traguardo in penultima posizione, che i ragazzi di Beni sono riusciti a mantenere nonostante il pareggio contro il Verona. Anche il Cittadella, fanalino di coda, non è andato oltre un pareggio a occhiali nell’ultima giornata disputata a Parma. Salernitana 14 punti, veneti che chiudono a -1. L’ennesima stagione nei bassifondi per i granatini che nell’ultimo quadriennio non sono mai andato oltre che penultimi posti. Eppure gli auspici erano ben diversi a inizio stagione. “Vogliamo fare cose incredibili”, aveva dichiarato l’allora allenatore Mariani, poi promosso al ruolo di coordinatore del settore giovanile. Dati alla mano, non è cambiato molto rispetto al solito andamento.

Sulla panchina granata si sono avvicendati ben tre allenatori nell’ultima annata: Alberto Mariani (poi promosso a coordinatore del settore giovanile), il duo Genovese-Lombardo e, appunto, Roberto Beni che era stato precedentemente il vice di Stefano Colantuono fino a dicembre. Eccezion fatta per il cambio di rotta ricevuto sotto la gestione del trainer di San Benedetto, i granatini hanno faticato e ancora una volta non sono riusciti a trovare continuità nei risultati. Il club di via Allende potrà ripartire dalla prossima stagione apportando poche modiche ad un roster consolidato e composto in prevalenza da ragazzi classe 2001.

IL BILANCIO. Più bassi che alti nel 2018/19. A livello di punti, la stagione appena conclusa è la seconda peggiore delle ultime quattro annate: 14 punti in cascina, contro i 26 del 2017/18 e i 16 del campionato d’esordio 2015/16. Ancor più fallimentare, invece, il torneo del 2016/17, concluso a soli sei punti all’ultimo posto. Per due annate consecutive, però, la Salernitana si appropria del penultimo posto nel girone, mentre nel 2015/16 e nel 2016/17 aveva ricevuto il Wooden Spoon (cucchiaio di legno), prendendo in prestito un termine rugbistico. Sommando i punti dei quattro campionati dal 2015 ad oggi, l’Ippocampo avrebbe per poco la meglio sulle squadre che il campionato lo vincono (in una sola stagione): in totale sono 62 lunghezze ottenute in 98 uscite con una media punti di 0,6 a gara. C’è poco altro da aggiungere.

I NUMERI. Un bottino ancora una volta ristretto, quello messo in cascina dalla Salernitana in quest’ultima stagione: su ventuno gare giocate soltanto tre hanno visto esultare i colori granata, mentre quattordici volte i ragazzi di Beni sono rientrati a testa bassa negli spogliatoi. La Salernitana ha chiuso il torneo con la peggiore difesa del girone A a 42 reti subite, la terza in totale estendendo questa speciale classifica anche al raggruppamento B, avanti a Crotone (46) e Cosenza (44). Ma anche il reparto avanzato dell’Ippocampo non ha affatto brillato con 20 centri, il secondo peggiore attacco del girone A e di tutto il torneo Primavera 2. La truppa di mister Beni ha eguagliato il numero di sconfitte della scorsa annata (14), mentre decisamente peggio era andata al trainer Marco Savini (18 nel 2015/16 e 24 nel 2016/17). Gli acuti dei granata scendono dagli 8 della scorsa stagione ai 3 di quest’anno: il punto più basso toccato in questa speciale classifica è stato il campionato 2016/17, con soli due successi. Le vittorie salernitane negli ultimi quattro anni sono state 17 (con vittime illustri quali Milan e Udinese nel 2015/16) in 98 gare disputate per una media 0,2 a uscita.

2 Commenti

2 Commenti

  1. Giovanni

    21/04/2019 at 18:30

    Il Settore Giovanile è la cartina di tornasole della programmazione di una società. I risultati sono questi. Eppure il bacino da cui attingere, provincia compresa, offre grandi possibilità…. ma chissà come mai le cose vanno così male. Ma possibile che nessuno debba rendere conto per i risultati di questi 5 anni? Se il vivaio non lancia elementi validi per la prima squadra che un domani possono generare plusvalenze non si arreca un danno patrimoniale al club? Il settore giovanile è una cosa seria, non una pasticceria!!!

    • Michele

      22/04/2019 at 04:37

      Si si ma il tanto decantato “modello” Cittadella va a farsi friggere…La realtà a mio parere è che dati alla mano ragazzi dei settori giovanili anche di società blasonate fanno fatica a trovare spazio stabilmente in prima squadra…I Chiesa Calabria Barella Donnarumma Romagnioli poi boh sicuramente dimentico qualcuno..
      La stessa Atalanta che a detta del vostro direttore investe 5 milioni di euro all’anno quanti ragazzi giocano titolare in prima squadra?

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