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Primo maggio, Salernitana coraggio! A Foggia per salvare la stagione, 3-5-2 senza Rosina

FOGGIA-SALERNITANA PROBABILI FORMAZIONI (Stadio Zaccheria, ore 15)

FOGGIA (3-5-2): Leali; Martinelli, Billong, Ranieri; Gerbo, Busellato, Greco, Cicerelli, Kragl; Mazzeo, Iemmello. A disp: Noppert, Boldor, Loiacono, Ngawa, Sonnini, Zambelli, Chiaretti, Deli, Di Masi, Cavallini, Galano, Matarese. All. Grassadonia

SALERNITANA (3-5-2): Micai; Pucino, Migliorini, Gigliotti; Casasola, Akpa Akpro, Minala, Odjer, D. Anderson; Jallow, Calaiò. A disp. Vannucchi, Lazzari, Mantovani, Vuletich, Rosina, Di Tacchio, Memolla, Schiavi, Volpicelli, Orlando, A. Anderson, Mazzarani. All. Gregucci

Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone (Formato/Rossi). IV uomo: Eugenio Abbattista di Molfetta

Oggi non è un giorno qualunque. Oggi si deve ricordare che per uscire dalle difficoltà, per risolvere i problemi e per guardare al futuro bisogna essere insieme. Oggi allo Stadio Zaccheria a vincere sarà chi riuscirà a capire che solo condividendo paure e ambizioni si possono ottenere risultati. Oggi è il primo maggio e tra Foggia e Salernitana festeggerà chi sarà più squadra. Ieri i calciatori pugliesi si sono presentati uniti, tutti, davanti ai microfoni dei giornalisti perché i messaggi si trasmettono solo con la comunicazione. Al centro capitan Agnelli, alle spalle tutti gli altri: la promessa di ritornare a essere squadra e salvare il Foggia.

La situazione in casa granata è la stessa, ma con un impatto emotivo totalmente differente. I cinque gol subiti sabato dal Carpi sono stati il punto più basso della storia granata, oggi la Salernitana è chiamata a una reazione. Lo deve a tutta una città che, esasperata dall’ennesima stagione deludente, spera ancora che un giorno le cose possano davvero cambiare. Ma per sognare in grande, prima bisogna svegliarsi e salvare il campionato. E oggi la Salernitana a Foggia può vincere solo se sarà più squadra dei suoi avversari.

Gregucci non può contare sull’uomo del momento, Milan Djuric. Il tecnico pugliese dopo il Carpi aveva detto che in questi tre giorni avrebbe lavorato sulla testa dei suoi calciatori, non sulla tattica. E infatti le scelte tecniche confermano le sue parole. Sarà ancora 3-5-2, ma con alcuni interpreti diversi rispetto alla disfatta di sabato. Davanti a Micai torna Migliorini, con Pucino e Gigliotti a comporre la linea. Di Tacchio ieri non si è allenato, è in debito di ossigeno e dovrebbe partire dalla panchina. Il filtro lo farà Minala, le mezze ali saranno Akpa Akpro e Odjer. Naturalmente Casasola a destra, Djavan Anderson e non Memolla al posto dell’altro squalificato Lopez. Ancora panchina per Rosina che però dovrebbe trovare spazio a gara in corso, con il ritrovato arciere Calaiò c’è Lamin Jallow, ormai all’ultima possibilità.

Se la Salernitana è obbligata a vincere più per una questione morale (il pareggio, tutto sommato, non sarebbe da buttare), il Foggia senza i tre punti rischierebbe davvero la retrocessione in C. Grassadonia si schiera a specchio, con Martinelli, il rientrante Billong e Ranieri davanti a Leali. Il portiere del Foggia il più sotto pressione dopo la papera che è costata l’ultima partita a Cremona. Sulle fasce Gerbo e lo spauracchio Kragl (occhio a concedere punizioni dalla media distanza), in mezzo Greco e gli ex Cicerelli e Busellato. L’altro ex Agnelli è squalifica. In attacco il salernitano Mazzeo e Pietro Iemmello.

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