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Procura Tivoli, tra gli indagati pure Lotito e Fabiani: nel mirino 7 operazioni. Quali rischi?

Sette dirigenti (o ex) calcistici indagati con Lotito, Tare e Fabiani come nomi eccellenti, due tifoserie col fiato sospeso e altre sette calciatori involontari protagonisti di una vicenda destinata a ingrossare il fiume dei sospetti. Le operazioni riguardanti i passaggi di Tiago Casasola, Mattia Sprocati, Jean-Daniel Akpa Akpro, Emanuele Cicerelli, Andrea Marino, Biagio Morrone e Mattia Novella dalla Salernitana alla Lazio sono finite al centro del focus della Procura di Tivoli.

La notizia (clicca qui per leggere l’articolo) delle perquisizioni nelle sedi del cavalluccio marino e del club capitolino ha destato preoccupazione nell’ambiente granata: Lazio e Salernitana rischiano di rientrare nel caos plusvalenze per sette operazioni di mercato condotte con la precedente gestione del club granata, in piena multiproprietà proprio tra i due sodalizi. Iervolino e la nuova proprietà ovviamente sono estranei, mentre il procuratore della Repubblica di Tivoli, Francesco Menditto, ha concentrato le sue indagini su sette persone. I tifosi granata sono preoccupati: se gli approfondimenti portassero ad accertare illeciti, il club del cavalluccio marino potrebbe rischiare sanzioni, anche se presumibilmente non nel torneo in corso. Benché abbia cambiato proprietà, la società resta la stessa (matricola federale, etc) e se si attivasse la giustizia sportiva non potrebbe non punire il club. Al momento è un rischio, non una certezza. Alcuni casi che hanno fatto giurisprudenza potrebbero aiutare l’attuale proprietà. Ma è corretto non fasciarsi il capo prima di esserselo rotto ed attendere gli eventi.

Gli indagati

Sono stati iscritti nel registro degli indagati Claudio Lotito, ex co-patron granata e ora solo presidente della Lazio, insieme a Marco Moschini, Marco Cavaliere ed Igli Tare per il sodalizio biancoceleste. Indagati anche Mariano Fabiani, all’epoca dei fatti contestati (quadriennio 2017/21) direttore sportivo dell’ippocampo e i due amministratori unici Luciano Corradi (fino al 25 giugno 2021) e Ugo Marchetti, tra l’altro generale della Finanza in pensione) fino al 13 gennaio 2022. Non c’è alcun processo penale in corso, è corretto precisarlo. La Guardia di Finanza oggi ha sequestrato materiale anche informatico (non a Lotito che, in quanto senatore, può godere dell’immunità parlamentare), contratti, documenti bancari e quant’altro per vederci chiaro sui criteri di valutazione dei giocatori, sulle trattative intercorse ed anche sugli effettivi trasferimenti di denaro dalle casse capitoline a quelle campane.

L’accusa

Fabiani, Corradi e Marchetti sono accusati di avere, in concorso tra loro “esposto nei bilanci societari fatti materiali non rispondenti al vero e in particolare plusvalenze fittizie generate attraverso valutazioni artefatte dei giocatori ceduti con relativa emissione di false fatturazioni, al fine di conseguire per sé e per la società un ingiusto profitto consistito nel far figurare risultati positivi di esercizio e consentirne l’iscrizione ai campionati”. Quanto a Lotito, Moschini, Cavaliere e Tare, indagati sul fronte Lazio, avrebbero “gonfiato i costi indicando nelle dichiarazioni dei redditi annuali elementi passivi fittizi e facendo figurare nei bilanci valori di acquisto spropositati dei calciatori, falsando il valore del patrimonio della società sportiva”. L’attuale proprietà ovviamente non c’entra con la questione e sta fornendo ogni tipo di collaborazione. Questa la nota della Lazio: “La S.S. Lazio è una casa di cristallo nella quale tutti i documenti sono a posto e sempre a disposizione di tutte le Autorità. Ci siamo sempre attenuti, nel nostro operato, ad un’ottica di leale e totale cooperazione e, quindi, qualsiasi documentazione ci fosse stata richiesta sarebbe stata da noi immediatamente consegnata. Nutriamo comunque il massimo rispetto per la Magistratura e confidiamo pertanto di fugare celermente qualsiasi equivoco o dubbio in relazione alle ipotesi contestate”.

I dettagli dei trasferimenti

Spulciando i bilanci del periodo preso in esame, il totale dei soldi che la Lazio ha sborsato per acquistare giocatori dalla Salernitana è di 25,7 milioni. Casasola (oggi al Perugia) fu ceduto alla Lazio nel gennaio 2018 per 3 milioni; Sprocati (svincolato dopo aver iniziato l’annata nel SudTirol in B) si trasferì ai biancocelesti per 3,2 milioni nell’estate 2018, prima di essere subito girato al Parma che poi lo riscattò a sua volta facendo realizzare un’ulteriore plusvalenza al Lotito patron laziale.

Mattia Sprocati (foto Francesco Pecoraro)

Cicerelli è ancora della Lazio, alla Reggina: fu ceduto dai granata a gennaio 2020 per 2,5 milioni. Akpa Akpro è attualmente in prestito all’Empoli dalla Lazio e – da bilancio – è stato pagato ben 12 milioni e 355mila euro (a rate) dalla Lazio. Grazie a questa plusvalenza il bilancio granata fu chiuso con segno positivo nel 2021. I giovani Biagio Morrone (che oggi milita nella Recanatese in Serie C), Andrea Marino (ora alla Fidelis Andria) e Mattia Novella (gioca nel Picerno) furono rispettivamente ceduti per 530mila euro, un milione e 3 milioni. Superfluo sottolineare come i calciatori siano completamente estranei ad ogni fatto. Nei prossimi giorni potrebbero esserci sviluppi sulle indagini che la Procura fa capire saranno piuttosto celeri.

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