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Taglio stipendi, Salernitana verso l’accordo: “Le parti rinunceranno a qualcosa”

Si riparte e i calciatori possono tirare un sospiro di sollievo. Giocare significa anche discutere con più argomenti la questione taglio degli stipendi: è chiaro che senza partite i club avrebbero esatto di più andando a optare per sforbiciate più consistenti. Con il campionato che riprende i giocatori possono dire la loro e la Salernitana sta raggiungendo un’intesa di massima.

Il primo passo lo ha mosso proprio la società, chiedendo ai calciatori di rinunciare a due mensilità (marzo e aprile) ma garantendo il pagamento di maggio e giugno e un bonus in caso di promozione in Serie A (clicca qui per leggere l’articolo). Di Tacchio e compagni hanno rifiutato. La controproposta, ribadita dopo una riunione in videochat (qui per leggere l’articolo) era rinuncia a un solo mese con la possibilità che tuttavia esso potesse essere ugualmente corrisposto spalmato nel tempo a fine stagione in caso di ritorno alle competizioni.

E adesso che si gioca i giocatori granata possono dire la loro con ancora più motivazione. Ieri in diretta a Tv Oggi il team manager della Salernitana Sasà Avallone ha fatto il punto a due settimane dal rientro in campo (qui per leggere le dichiarazioni) toccando anche l’argomento stipendi. E lasciando intendere che c’è il sereno sul cielo di casa granata: “Ci sono stati incontri tra il direttore e una delegazione di giocatori e si va verso un accordo pacifico – ha detto Avallone – Da parte dei giocatori c’è stata disponibilità e anche la società ha fatto determinate cose per evitare diverbi. Quindi sicuramente i giocatori dovranno rinunciare a qualcosa ma è normale dopo quanto successo, qualche strascico il virus lo porterà per forza”.

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