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Aggredita figlia Grassadonia. Dagli ultras alla politica, fino a Fusco: indignazione e condanne unanimi

AGGIORNAMENTO ORE 16:10. La palla passa ai Carabinieri e alla Digos di Salerno, che da stanotte – dopo la denuncia presentata – stanno indagando per risalire all’identità dei vigliacchi protagonisti dell’episodio che ieri sera ha colpito la giovane Paola in strada, nei pressi della sua abitazione in centro città. Sarà utile la visione di alcune telecamere posizionate in zona per poter arrivare ai quattro cani sciolti autori dell’aggressione a scopo intimidatorio. Tutta la Salerno civile si è dissociata, condannando fermamente tali vergognosi gesti.

AGGIORNAMENTO ORE 15:25. “Non c’è nessuna ragione che giustifichi la violenza, se fatta per una partita di calcio poi è la fine del mondo. In questo caso la violenza è accoppiata alla stupidità. È successo già per il figlio di Pirlo, ormai si fanno delle cose che non sono umane. Stiamo parlando di una violenza generalizzata che in questo caso va a realizzarsi nei confronti di una ragazza di 18 anni. È frutto di una cultura dilagante, alla testa della quale ci sono anche dei politici con le loro dichiarazioni”, afferma Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio.

AGGIORNAMENTO ORE 13:40. “La Lega Serie B con il presidente Mauro Balata ‘esprime solidarietà alla famiglia Grassadonia, dopo la spregevole aggressione, sotto casa, di Paola, figlia appena diciottenne del mister del Pescara. Un gesto vile, barbaro che non ha diritto di cittadinanza nel calcio e nella Serie B, ad opera di personaggi che nulla hanno a che fare con una tifoseria civile come quella di Salerno”, si legge sul sito ufficiale della Lega Serie B.

AGGIORNAMENTO ORE 12:45. L’Unione Stampa Sportiva Italiana prende posizione sulla vicenda Grassadonia: “I Gruppi regionali dell’Ussi Abruzzo e Campania esprimono la più ferma condanna per quanto accaduto ieri a Salerno, dove la giovane figlia del tecnico del Pescara, Gianluca Grassadonia è stata bersaglio di una aggressione fisica, contrassegnata da atteggiamenti intimidatori e offensivi, messi in atto da individui che non si possono neppure definire tifosi della Salernitana, il cui comportamento qualifica soltanto come delinquenti comuni. I giornalisti sportivi auspicano che sull’episodio le forze dell’ordine facciano al più presto piena luce e che i responsabili rispondano fino in fondo dei loro gravissimi e inqualificabili comportamenti. I Gruppi regionali dell’Ussi Abruzzo e Campania invitano altresì il Pescara Calcio a rivedere la propria decisione, determinata dalla vile aggressione alla figlia del tecnico Grassadonia, di sospendere gli accrediti per la stampa salernitana in occasione della partita in programma domani allo stadio Adriatico. Impedire ai giornalisti sportivi di assistere alla gara, decisiva per la promozione in serie A, e di svolgere il proprio lavoro, significherebbe soltanto limitare irreparabilmente il diritto di cronaca, senza risolvere in alcun modo il gravissimo problema della presenza di frange delinquenziali tra le tifoserie delle squadre di calcio. L’attività della stampa va difesa e tutelata anche per il suo ruolo di ostacolo e barriera nei confronti proprio di tali comportamenti delinquenziali che i giornalisti sportivi hanno sempre condannato in maniera ferma e vigorosa, da qualunque parte si siano manifestati”.

AGGIORNAMENTO ORE 12:40. “Un abbraccio alla famiglia Grassadonia. Auspichiamo un rapido e chiaro accertamento di fatti e responsabilità. Non permetteremo a nessuno d’infangare Salerno e di oltraggiare la civile e corretta passione granata confondendola con il gesto di qualche isolato sconsiderato”. È il pensiero di Enzo Napoli, sindaco di Salerno.

AGGIORNAMENTO ORE 11:45. C’è una nota anche del sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante, grande tifoso della Salernitana, che ha voluto esprimere la solidarietà alla famiglia Grassadonia, fino a qualche mese fa residente proprio nel comune da lui amministrato: “A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e della città di Baronissi esprimo piena solidarietà a Paola Grassadonia, figlia di Gianluca, per la assurda aggressione di cui è stata vittima ieri sera. Le vicende sportive e la smisurata passione per la nostra Salernitana mai possono e devono trascendere in episodi inqualificabili come quello accaduto ieri, che condanniamo fermamente. Alla famiglia Grassadonia, residente a Baronissi fino a qualche mese fa, la nostra vicinanza”.

AGGIORNAMENTO ORE 11:00. Si esprime sui social anche Luca Fusco, simbolo della salernitanità calcistica ed ex vice di Grassadonia in diverse esperienze dell’allenatore salernitano: “Da salernitano non posso restare indifferente alle minacce ricevute sui profili social della famiglia e all’episodio increscioso di ieri sera capitato alla figlia del mio amico Gianluca Grassadonia. Chi lo critica è evidente che non lo conosce realmente, non sa quanto è umile e generoso, una grande persona e professionista esemplare. Quattro mocciosi in cerca di ‘notorietà’ non possono infangare l’intera tifoseria granata passionale, calorosa e sempre fedele. Questi non sono i miei tifosi e non rappresentano la maggioranza della tifoseria della Salernitana!”.

AGGIORNAMENTO ORE 10:50. Anche il Pescara esprime solidarietà a Gianluca Grassadonia con un comunicato ufficiale sui canali del club da cui si evince che la famiglia del tecnico potrebbe raggiungere la città abruzzese nelle prossime ore: La Delfino Pescara 1936, dopo i GRAVISSIMI fatti accaduti nella notte, comunica che il tecnico #BiancAzzurro Gianluca Grassadonia non rilascerà alcuna intervista o svolgerà conferenza stampa pre partita in vista della gara #PescaraSalernitana, ma garantirà come sempre la propria professionalità cercando di preparare al meglio la partita in programma lunedì pomeriggio allo Stadio Adriatico. La Delfino Pescara 1936 oltre a porgere il messaggio di solidarietà al proprio tecnico, si è subito prodigata affinchè la famiglia Grassadonia raggiunga al più presto Pescara per garantire quella serenità purtroppo venuta meno nella loro città di origine. Info stampa: Per motivi di sicurezza gli accreditamenti stampa giunti da Salerno sono al momento SOSPESI”.

AGGIORNAMENTO ORE 10:40. Anche il Comune di Salerno, con l’assessore allo sport, Angelo Caramanno, interviene sulla questione del vile gesto operato da alcuni balordi, isolandoli e condannandoli fermamente (clicca qui per leggere le sue dichiarazioni).

AGGIORNAMENTO ORE 10:00. Il mondo del tifo organizzato della Salernitana prende le distanze dai protagonisti dell’assurdo gesto nei confronti della figlia di Grassadonia. Messaggi di solidarietà verso Paola e di condanna, arrivano da Direttivo Ultras, Ultras Centro Storico, Direttivo Salerno. Questi i comunicati diffusi nelle ultime ore:

“Apprendiamo da alcune testate giornalistiche e testimonianze di alcuni amici del grave episodio avvenuto alla figlia di Grassadonia, allenatore del Pescara da parte di alcuni ragazzi. Aggressioni verbali e minacciose inerenti alla prossima gara ad una ragazza che non ha colpe. Prendiamo le distanze da tali personaggi che non hanno nulla a che fare con il vero tifo salernitano. Da ultras ci sentiamo responsabili di dare insegnamento ai ragazzi in curva perché prima di tutto siamo uomini e padri. Questo schifo è solo frutto di cattivi esempi e sporca il nome di Salerno. Vergognatevi! Ci sentiamo di essere solidali, inoltrando un forte abbraccio a sua figlia Paola”. DIRETTIVO ULTRAS

“Domani saremo all’ultimo atto di una stagione fantastica che ci sta permettendo di sognare. Qualcuno però non meriterebbe ciò. Qualcuno è venuto meno all’etica e ai valori che noi ULTRAS portiamo avanti con enormi sacrifici. Qualcuno in modo vile ha tentato di infangare quanto di buono fatto in questi anni. Qualcuno non merita di essere Salernitano. Qualcuno ha mancato di rispetto a chi come noi da sempre porta in alto il nome della città. L’euforia di questi giorni non deve portare a gesti che non rappresentano il nostro stile di vita. Essere Ultras non è questo. Poniamo le nostre scuse alla famiglia Grassadonia per l’accaduto”. ULTRAS CENTRO STORICO

“Un punto per marcare la differenza. Parole, gesti, azioni devono trovare sempre la giusta via. Dalla viltà di quanto accaduto prendiamo le dovute distanze. Condanniamo senza mezzi termini un gesto vile che non rappresenta la cultura e il modo di fare della nostra tifoseria e del nostro modo di essere ultras. Solidarietà a Paola”. DIRETTIVO SALERNO

AGGIORNAMENTO ORE 08:00. C’è un lungo post su Facebook della signora Annabella Castagna, moglie di Gianluca Grassadonia e madre della diciottenne Paola, aggredita ieri sera nei pressi della sua abitazione. La donna aggiunge ulteriori dettagli alla brutta vicenda: “Dopo cinque giorni di minacce e insulti dirette alla nostra famiglia, la follia consumatasi questa sera è intollerabile. Nostra figlia, appena diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca… Tutto questo per una partita di calcio. Ci auguriamo che questi criminali, ben lontani dall’essere tifosi, vengano identificati al più presto, anche perché questa è la prima volta in cui il bersaglio della violenza è stato un componente della nostra famiglia. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà in queste ore così tristi e concitate, ma ci sembra chiaro, ora più che mai, che la nostra vita continuerà lontano da Salerno. Ci auguriamo che civiltà e rispetto possano divenire prerogativa di tutti”. Un episodio molto triste, certamente frutto della follia di pochi isolati che non hanno assolutamente nulla a che vedere con il mondo del tifo organizzato e la Salernitana, ma che hanno scosso tantissimo l’ex difensore, come abbiamo provato a raccontare facendo il nostro mestiere. Non è la prima volta che Grassadonia è vittima di violenza nella sua storia professionale, anche se in precedenza il bersaglio era stato lui stesso negli anni Novanta, quando era calciatore. La famiglia Grassadonia ha sporto regolare denuncia.

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AGGIORNAMENTO ORE 00:30. C’è la solidarietà della Salernitana nei confronti di Gianluca Grassadonia e della sua famiglia, colpita da un’aggressione ai danni della figlia questa sera, come confermato dallo stesso allenatore che è stato raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione per un breve commento riportato in precedenza. L’ex difensore, molto scosso, non ha aggiunto altro. Inutile sottolineare come, prima di pubblicare tale notizia, la redazione abbia ovviamente verificato. Evidentemente occorre farlo. Qualcuno chiede il nesso: si tratta di una vicenda che capita al tecnico salernitano che tra due giorni deve ospitare la Salernitana. Eccolo, il nesso. Ad adiuvandum, la ragazza (che sta bene) ha sporto denuncia alle autorità competenti riguardo l’accaduto. Si diceva della solidarietà della società granata, che a tardissima sera, dopo la mezzanotte, ha inteso diramare un comunicato che non solo – purtroppo – conferma la notizia, ma che fa chiarezza anche su un altro aspetto che era circolato (quello sì incontrollatamente) sui social. Qualcuno, infatti, aveva diffuso dichiarazioni mai rese da Grassadonia riguardanti la possibile formazione da schierare contro i granata. Nella registrazione integrale della conferenza stampa pubblicata dopo la partita persa dai delfini a Cremona, non c’era alcun riferimento alla partita di lunedì. Ecco la nota integrale pubblicata  sul suo sito internet dalla Salernitana, che per “false notizie” intende proprio queste dichiarazioni fasulle che potrebbero aver alimentato tensioni: “L’U.S. Salernitana 1919 stigmatizza e condanna i comportamenti intimidatori ed offensivi messi in atto in queste ore da qualcuno nei confronti dei familiari dell’allenatore del Pescara Calcio, il signor Gianluca Grassadonia. Una partita di calcio, pur se importante e decisiva, resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale. Tutto deve restare nell’ambito della vicenda sportiva e sul rettangolo di gioco. Purtroppo, questa è anche la conseguenza di un clima costruito ad arte per generare odio da personaggi di basso calibro che puntualmente pubblicano sul web false notizie. Ci risulta, infatti, da fonti certe che il signor Grassadonia nella sua conferenza stampa non abbia mai fatto alcun riferimento alla Salernitana né parlato della gara in programma lunedì. Purtroppo, mentre l’U.S. Salernitana 1919 compie il suo massimo sforzo per provare a raggiungere uno storico obiettivo e regalare un’immensa gioia ai suoi tifosi c’è ancora chi infanga il nome del club e della città con manovre subdole ispirate da interessi meramente personali”.

ARTICOLO ORE 23. Quando mancano meno di due giorni alla sfida tra Pescara Salernitana, la figlia di Gianluca Grassadonia è stata aggredita Salerno. Un’azione violenta e becera che ha emotivamente distrutto l’allenatore salernitano il quale, nelle scorse ore, non aveva mai menzionato la Salernitana in vista della partita di lunedì che potrebbe consegnare la promozione in massima serie alla compagine granata.

“È una vergogna” ha commentato il tecnico, inevitabilmente scosso per l’aggressione subita dalla figlia Paola, di appena 18 anni, a pochi passi da casa. Grassadonia avrebbe deciso di trasferire la famiglia a Pescara già a partire dalle prossime ore. Un gesto che certamente non fa onore alla città di Salerno, evidentemente compiuto da pochi balordi che con la Salernitana non hanno nulla a che vedere, proprio nel momento in cui il popolo granata è pronto ad unirsi per festeggiare un traguardo inseguito da ventitré lunghissimi anni.

2 Commenti

2 Commenti

  1. Massimiliano

    08/05/2021 at 23:34

    Che vergogna !

  2. Pippo

    09/05/2021 at 17:49

    È vergognoso!

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