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Marzo “corto”: due sfide (toste) per andare in sosta senza patemi. La difesa conforta

Lunedì il Milan a San Siro, poi il Bologna all’Arechi al sabato successivo. Per la Salernitana, archiviato il pari di Genova contro la Sampdoria, il restante mese di marzo sarà praticamente racchiuso in due partite, sei giorni. Domani gli uomini di Sousa riprenderanno la preparazione al Mary Rosy e magari in serata si metteranno davanti al televisore per sbirciare i rossoneri, impegnati nel ritorno degli ottavi di Champions contro il Tottenham.

Iniezioni di fiducia

Potrà influire la stanchezza della gara di coppa per la squadra di Pioli? Forse sì, forse no. I granata sono obbligati a guardare in casa propria: i due giorni di riposo concessi dallo staff tecnico rientrano nel programma: la settimana “lunga” lo consentiva e i carichi di lavoro sono stati altissimi nelle prime tre settimane targate Sousa, che ha voluto subito mettere più intensità negli allenamenti per avere una squadra più performante dal punto di vista fisico. Il trainer lusitano chiederà una nuova ed ulteriore sgasata per il doppio impegno in vista. Con in mano una carta importante per generare ancora fiducia nel gruppo: la difesa si è stabilizzata e non è più la peggiore del campionato. Con il tris beccato ieri dal Sassuolo, infatti, la Cremonese ha superato il cavalluccio marino in vetta alla poco lusinghiera classifica dei gol al passivo (46 contro 44, terzo lo Spezia con 41).La Salernitana ha un +7 sulla zona retrocessione. Un margine che, ad oggi, rassicura ma non può essere definito rilassante.

Marzo ristretto

Nelle prossime due giornate, infatti, il Verona terzultimo ospiterà dapprima il Monza e poi farà visita alla Sampdoria, mentre lo Spezia se la vedrà contro Inter ed Empoli. Insomma, l’ippocampo dovrà cercare di fare punti – possibilmente tre – in almeno una delle due gare che l’aspettano prima della sosta per tentare di tenere il vantaggio su standard tranquillizzanti, dopodiché mancheranno undici gare al traguardo. Piccola parentesi da ricordare con il sorriso sulle labbra: l’anno scorso il mese di marzo dei granata non fu esaltante perché arrivarono alla sosta ultimi, sconfitti a Milano contro l’Inter e poi a Torino dalla Juventus, con in mezzo il 2-2 casalingo contro il Sassuolo che fece demoralizzare anche patron Iervolino. “L’instant team non ha funzionato”, sentenziò (frettolosamente) all’uscita dall’Arechi dopo il pari contro i neroverdi (clicca qui per leggere). Alla fine è andata diversamente, per fortuna di tutti. La Salernitana giunse alla pausa di marzo per le Nazionali con 16 punti ed a -10 dalla salvezza ma con due fondamentali partite da recuperare contro Venezia e Udinese che avrebbero poi fatto la differenza. Il resto è storia nota.

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