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UFFICIALE. Krasnodar vs Botheim (e Salernitana), Fifa respinge ricorso in primo grado

La Camera di Risoluzione delle Controversie della Fifa si è espressa sul reclamo presentato dal Krasnodar contro il contratto firmato da Erik Botheim in estate con la Salernitana, rigettandolo. Sospiro di sollievo per il club granata e per il calciatore norvegese, che dovrà pure ricevere le spettanze dal club russo.

La faccenda

La vicenda giudiziaria internazionale era cominciata ad agosto, con il ricorso del Krasnodar alla Fifa (clicca qui per leggere). Il club aveva infatti ingaggiato Botheim prima dello scoppio del conflitto con l’Ucraina, in seguito al quale il calciatore si era svincolato unilateralmente per giusta causa. Il Bodo/Glimt aveva incassato ben 7,5 milioni (più bonus fino a 2) a dicembre 2021 dal Krasnodar, che tuttavia non ha mai impiegato il giocatore, liberatosi il 18 maggio dal contratto. Si era presentato alla Salernitana come svincolato. I russi lo accusavano di essere scappato, reputandolo ancora un suo tesserato e invocando le decisioni Fifa di sospendere – non annullare – i contratti a causa della guerra, che avrebbero dovuto poi conoscere un ripristino a partire da giugno 2023.

La sentenza e possibili evoluzioni

La Fifa (camera riunitasi l’1 febbraio e presieduta dall’olandese Frans de Weger e composta dai membri Roy Vermeer, altro olandese, e José Luis Andrade, portoghese) ha dato torto al Krasnodar, che aveva chiesto conto della cosa al calciatore e, in subordine, anche alla Salernitana che per la faccenda si è affidata all’avvocato Eduardo Chiacchio in rappresentanza del pool legale completato dai professori Rino Sica e Francesco Fimmanò. Il sodalizio russo è stato condannato al pagamento residuo di 500mila euro a Botheim, più il 5% di interessi da calcolare dall’11 marzo 2022 (data dell’ultimo pagamento di stipendio al norvegese) fino a quando non sarà effettivamente onorato l’impegno. La Fifa chiude inoltre la porta a ulteriori controricorsi dell’attaccante, difeso nell’occasione dall’avvocato Polly Egan. Se il Krasnodar non pagherà entro 45 giorni incapperà nel divieto di fare mercato in entrata fino all’effettivo pagamento per un massimo di tre finestre di mercato. Il Krasnodar ha ora dieci giorni di tempo per richiedere alla Camera di Risoluzione delle Controversie le motivazioni della decisione ed eventualmente presentare ricorso. Al fianco di Botheim nella battaglia si era schierato anche il sindacato internazionale dei calciatori, la FifPro. Se il Krasnodar non agirà in dieci giorni, la decisione sarà considerata definitiva.

 

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